Palazzo Pubblico, Sala del Consiglio Grande e Generale, 31 dicembre 2023
Sua Eccellenza Filippo Tamagnini
Sua Eccellenza Gaetano Troina
Care Concittadine e cari Concittadini,
a conclusione dell’anno in corso, come ormai gradita consuetudine, desideriamo esserVi vicini e rivolgere a tutti Voi un cordiale ed affettuoso augurio per il 2024, perché possa essere un anno caratterizzato da sentimenti di pace, rispetto e concordia.
Un augurio che rivolgiamo a coloro che vivono in Patria e a tutti i membri delle Comunità di sammarinesi all’estero, cittadini vicini e lontani che, come noi, hanno a cuore il bene della Repubblica. Così come vogliamo rivolgere il nostro partecipato augurio per l’anno a venire a coloro che hanno scelto di soggiornare, risiedere e lavorare nel nostro meraviglioso Paese.
In questa prima parte del nostro mandato reggenziale, nei nostri incontri con la cittadinanza, abbiamo avuto modo di conoscere, più da vicino, molti aspetti che caratterizzano il vivere quotidiano del nostro Paese ed abbiamo percepito vivissimo il sentimento di attaccamento, di appartenenza, di umanità e la concreta unità d’intenti tra Istituzioni pubbliche, private, associazioni, gruppi sociali, volontariato.
L’anno appena trascorso è stato denso di eventi significativi, anche di grande rilievo istituzionale, e di accadimenti complessi nello scenario internazionale: avvenimenti che ci invitano a riflettere sulle aspettative, sulle scelte e sui progetti da edificare per il futuro.
Ognuno di noi, in questo Paese, ricopre un ruolo peculiare e contribuisce - nel proprio piccolo e nel proprio quotidiano - a costruire la San Marino di domani, che lasceremo in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti: la maggiore responsabilità ricade certamente su coloro che si misurano con le difficoltà del governare e con l’esercitare la responsabilità delle scelte, che devono sempre avere a cuore il monito del pieno rispetto di una dialettica edificante che distingue l’agire ed il pensare. Questo, tuttavia, non legittima in alcun modo il disinteresse o la disaffezione da parte della cittadinanza nella gestione della cosa pubblica. Lo Stato appartiene ai propri cittadini, tutti, che hanno il diritto-dovere di contribuire e di sentirsi corresponsabili nella gestione dello Stato. Non occuparsene in prima persona non giustifica, infatti, il sentirsi legittimati a lavarsene le mani.
E’ nostro dovere richiamare l’alto senso civico dei Sammarinesi che, come una bandiera sempre issata, deve risvegliare nell’animo dei cittadini di questa antica Terra della Libertà il senso di appartenenza, con la consapevolezza che sono l’identità, le tradizioni e la cultura di un Popolo a rendere tale una Nazione. Queste sono prerogative che non possono venire meno, esse preservano a tutti gli effetti quella sovranità che contraddistingue uno Stato. Ed infatti più volte il nostro patrimonio di storia ed istituzioni, l’unicità particolare del nostro Stato indipendente e democratico, hanno trovato lusinghiero riconoscimento internazionale e ci fanno comprendere quanto questa storia, unica ed irripetibile, abbia viaggiato lontano nel mondo.
L’anno che sta volgendo a termine ha visto le celebrazioni di una ricorrenza molto importante, dedicata al XX anniversario di insediamento del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme della Repubblica di San Marino. Un momento solenne, commemorativo, partecipato da Alte cariche istituzionali sammarinesi ed italiane, oltre che da illustri relatori che hanno ripercorso le tappe fondamentali del peculiare organo costituzionale, la cui introduzione nel panorama sammarinese ha riaffermato ancor più marcatamente nel nostro sistema il principio della separazione e dell’equilibrio dei poteri, il rispetto della legalità e della responsabilità in nome di una sana e costruttiva dialettica istituzionale.
Lo scorso 6 dicembre è stato poi segnato da un accadimento di estremo significato per San Marino, con la Visita di Stato del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, che ha confermato un dialogo aperto e consolidato con la vicina Italia. Riteniamo doveroso riportarVi, cari Concittadini, un sincero apprezzamento espresso da parte del Presidente per il grande aiuto, spontaneo, fornito da molti di Voi agli alluvionati dell’Emilia Romagna sotto il prezioso lavoro di coordinamento del nostro Servizio di Protezione Civile. La solidarietà dei Sammarinesi non è passata inosservata, vogliamo quindi ringraziarVi per aver dimostrato, anche in questa occasione, la grandezza del Vostro cuore e delle Vostre grandi capacità solidali.
In questi ultimi giorni abbiamo anche assistito all’ultimazione del negoziato relativo all’Accordo di associazione con l’Unione Europea, indubbiamente un passaggio di grande rilevanza e che ora richiederà da parte della classe politica un l’importante impegno di fornire ogni necessaria informativa perché la popolazione possa in maniera chiara comprendere la portata e la rilevanza che tale accordo rappresenta per lo sviluppo futuro della Repubblica, nel rispetto delle proprie peculiarità e specificità che da sempre la contraddistinguono.
Una Repubblica che deve sempre più, giorno dopo giorno, acquisire piena consapevolezza di essere parte integrante del contesto internazionale, pur traendo dalla sua millenaria esistenza il senso della propria identità e la forza per affrontare il futuro, da sempre sensibile al valore della fratellanza, della pace e della solidarietà e che con forte impegno, soprattutto negli ultimi anni, ha sottolineato l’importanza del rispetto di questi valori fondanti anche nelle sedi internazionali, utilizzando tutti i canali a disposizione, da quelli diplomatici a quelli delle innumerevoli associazioni di solidarietà che operano attivamente in Repubblica.
Nonostante questo, la pace, purtroppo, è ancora per troppi popoli un bene che non si può dare per scontato, ancora da conquistare e che a tratti sembra una meta lontana e irraggiungibile. Questo però non deve far perdere le speranze, ma piuttosto deve essere ragione per insistere in maniera ancor più convinta, in ogni consesso, perché la via diplomatica, attraverso il dialogo ed il rispetto, torni ad essere l’unica modalità di risoluzione delle controversie nel mondo contemporaneo.
Per questi motivi ci uniamo all’accorato appello del Santo Padre, perché si raggiunga presto la fine delle ostilità, che sta provocando giorno dopo giorno un vero e proprio massacro di persone inermi e innocenti, tra cui tanti bambini, e per un ritorno alla pace, fondamenta dell’identità della comune identità europea e del nostro Paese.
Ma la guerra non è certo l’unico problema che la comunità internazionale è chiamata ad affrontare e nel mondo milioni di persone affrontano ogni giorno immense difficoltà: migliaia di persone sono costrette a lasciare le loro abitazioni e la terra d’appartenenza per cercare migliori condizioni di vita o per fuggire da guerre e disastri derivanti dal cambiamento climatico e dalle conseguenze di negative opere dell’uomo, che spesso con poca lungimiranza guarda più al veloce profitto che alla garanzia di un futuro per chi verrà.
Proprio in questo difficile contesto, si sono di recente tenute le celebrazioni del 75° anniversario dall’adozione della Dichiarazione Universale Diritti dell’Uomo: documento internazionale considerato fondamento solenne per tutti i popoli e le Nazioni. Le celebrazioni hanno avuto la precisa finalità di incentivare il fatto che ogni individuo e organo della società ne promuovano e garantiscano, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto e l’universale dei diritti proclamati e l’effettivo riconoscimento degli stessi in ogni contesto.
Siamo stati particolarmente lieti di aver potuto presenziare personalmente alle commemorazioni al Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra e di avere portato in tale Alto contesto l’impegno che la Repubblica di San Marino attuerà con iniziative istituzionali e formative riguardanti la sensibilizzazione delle giovani generazioni, affinché queste possano prendere coscienza e rispettare i diritti inalienabili, diventando, a loro volta, portatori e protettori dei diritti umani, della democrazia e della pace. L’Alto Commissario per i Diritti Umani Volker Türk, in tale sede, ha espresso sincero apprezzamento per il fatto che la Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'Ordinamento sammarinese sancisca espressamente la diretta prevalenza delle norme di diritto internazionale in materia di diritti umani sulle norme nazionali. Una Dichiarazione dei Diritti che, per tale aspetto, è stata definita un modello da imitare e all’avanguardia, pur ricorrendo il prossimo anno il 50° Anniversario dalla sua adozione, rivelandosi una formidabile sintesi tra passato e presente, tra innovazione costituzionale e “continuità della vita dello Stato e delle sue istituzioni fondamentali", così come recita il suo Preambolo.
Le piccole dimensioni della nostra Comunità ci consentono di ridurre le distanze e, in questo senso, un privilegio per noi sono state le visite compiute nelle scuole sammarinesi di ogni ordine e grado, che ci hanno consentito di apprezzare i numerosi e significativi pregi della nostra realtà scolastica, oltre che la spensieratezza e la gioia dell’atmosfera natalizia vissuta dai piccoli e giovani sammarinesi.
Rimarrà sempre vivo il caro ricordo dell’affettuosa accoglienza e del particolare riguardo riservati alla Reggenza dagli studenti e dal corpo docente e non docente. Sorrisi, parole e rappresentazioni che rimarranno sempre impressi nei nostri cuori e che ricorderemo con affetto.
Alla luce di questo, non possiamo esimerci dal richiamare i giovani e le loro famiglie al coltivare e preservare l’identità sammarinese, il senso di cittadinanza, l’amore per il Paese: è l’unico modo per far sì che i giovani, sentendosi coinvolti, si rimbocchino le maniche e facciano sentire la propria voce, mettendo a disposizione della comunità i propri talenti, l’elevata preparazione e le proprie preziose qualità.
Allo stesso modo, massima deve sempre essere l’attenzione della politica verso i giovani, le loro richieste ed aspettative: si devono favorire le occasioni e i luoghi di sana e positiva aggregazione, perché il senso di noia e solitudine che caratterizza il nostro tempo venga spazzato via dall’entusiasmo e dal desiderio di costruire un domani migliore. Un compito importante, quindi, che non può essere delegato integralmente alla scuola, ma che richiede in sinergia un forte impegno delle famiglie, che sentiamo il dovere di richiamare alle proprie responsabilità educative e formative come prima cellula, essenziale, della nostra società.
Le giovani generazioni riceveranno in fatti in eredità il nostro Paese e a loro tutti noi dobbiamo dedicare ogni sforzo, nella prova di intraprendere le sfide future. Proprio ai giovani ci sentiamo quindi di rivolgere questo invito: vivete la nostra comunità nelle sue varie forme, non rinchiudetevi nella solitudine che spesso provocano le nuove tecnologie, sviluppate la vostra socialità in maniera sana, avanzate proposte per migliorare ciò che non va e lottate per difendere le vostre idee, sempre nel rispetto delle opinioni del prossimo. Questo aiuterà la formazione del vostro carattere e della vostra personalità, aiuterà il nostro Paese ad avere dei partecipi cittadini del futuro.
La famiglia è indubbiamente un nucleo fondamentale nella crescita: ad essa deve essere rivolta una grande attenzione da parte della classe politica, perché venga posto rimedio alle cause del grande calo di natalità nel nostro Paese. I genitori devono essere posti nelle condizioni – economiche e sociali – di poter mettere al mondo figli con la sicurezza di poter loro garantire un futuro, una casa e un lavoro. È evidente che questo richieda un importante sforzo da parte dello Stato, ma è l’unico modo per porre davvero rimedio ad una problematica che ci preoccupa tutti. In tanti Paesi del mondo sono state adottate misure importanti e che funzionano per favorire la natalità, il nostro Paese – a maggior ragione per le sue dimensioni e numero di cittadini – non può esimersi dal fare uno sforzo ancor più importante in questo senso.
Adeguata valorizzazione va garantita anche agli anziani, massimi custodi dei nostri valori e tradizioni, che rappresentano a tutti gli effetti una risorsa e sono portatori di un’esperienza essenziale da cui trarre ispirazione ed insegnamento. Troppi sono i casi di una vecchiaia vissuta in solitudine, nella frenesia di un mondo moderno che mostra spesso prevalentemente interesse nella mera capacità produttiva di ciascuno.
In questo senso anche il welfare - che da sempre caratterizza il nostro Paese - deve continuare ad essere sostenuto. Esso, per quanto negli ultimi anni sia stato messo a dura prova dalle contingenze avvenute, ha mostrato l’inestimabile valore del servizio reso alla intera collettività. A questo proposito, ci sentiamo anche di rivolgere un importante richiamo alla generosità del volontariato e il grande valore dell’associazionismo che caratterizzano il nostro tessuto. Numerosi volontari ed associazioni svolgono, in maniera esemplare, un’opera di assistenza e di sostegno in ambito educativo o a favore di malati e delle loro famiglie e dei soggetti più bisognosi. Tutti loro rappresentano un nobile modello che si richiama ai valori dello spirito di servizio e della fratellanza: grazie per il silenzioso lavoro che ogni giorno portate avanti, perché spesso riuscite ad arrivare dove lo Stato fa più fatica, ve ne va reso grande merito.
Ma un riconoscimento va anche rivolto a chi si sforza ogni giorno per creare occasioni di approfondimento storico-culturale, eventi di interesse pubblico, che specialmente negli ultimi anni hanno saputo attirare un sempre maggior numero di visitatori nel nostro Paese ed innalzare il livello di interesse internazionale per la nostra Repubblica.
Auspichiamo, a questo proposito, che il prossimo anno venga dedicato alle iniziative e alle attività in grado di valorizzare l’identità storica sammarinese. Particolare attenzione è posta alla candidatura storica e multinazionale tra Italia, San Marino e Croazia relativa al manoscritto “Vita Sancti Marini” come “Memoria del mondo”: un progetto che come Reggenza abbiamo molto apprezzato e valorizzato, nella speranza che anche la cittadinanza abbia potuto apprezzarne l’importanza.
Ci sentiamo infine di rivolgere un sincero ringraziamento, in questi tempi di precarietà, di inflazione, di crisi energetica a tutti coloro che creano impresa e occupazione nel nostro Paese. Molte delle nostre realtà aziendali hanno di recente celebrato importanti traguardi di storie costruite con sapienza e sacrificio. Oggi queste realtà sono l’orgoglio del nostro Paese poiché hanno saputo portare l’immagine della Repubblica e dei suoi massimi valori del lavoro nel mondo.
La nostra vicinanza è rivolta altresì a tutte le Forze di Polizia e ai Corpi militari, che lavorano incessantemente costantemente per garantire la sicurezza di tutti e al Corpo Diplomatico e Consolare sammarinese, che opera per il collegamento costante con la Repubblica, per promuoverne l’impegno su uno scenario internazionale sempre più intricato e complesso.
La Reggenza, per quanto nelle proprie competenze, si assume l’impegno di favorire sempre il mantenimento di quell’equilibrio istituzionale che costituisce il necessario presupposto di quell’idea di servizio che sta alla base dell’impegno pubblico e di ogni assetto democratico.
Tanto ci attende e tutto ciò potrà essere progettato con coraggio e realizzato solo con grande forza morale e con coesione.
La nostra Repubblica è una patria di donne e uomini pronti, insieme, ad affrontare, con l’apporto di tutti, il superamento di ogni difficoltà.
In questa notte speciale, sospesa tra il passato e l’avvenire, Vi giunga, care Concittadine e cari Concittadini a Voi e alle Vostre Famiglie il nostro più sentito Augurio di un sereno Anno Nuovo.
Ieri è storia. Domani è un dono.
San Marino, 31 dicembre 2023/1723 d.F.R.